La salute e la sicurezza sono diritti fondamentali e inalienabili di ogni persona sanciti dalla Costituzione.
Le Direttive Europee, recepite nella legislazione italiana dal Decreto Legislativo n° 81/08 (ex 626/94), prevedono che anche la scuola rientri tra le attività soggette alle norme di salute e sicurezza per l’attuazione e il miglioramento continuo della prevenzione.
Occorre precisare che l’81/08 vale non solo per il personale docente e non docente ma anche per gli studenti, che all’art. 2 sono equiparati ai lavoratori, ove usino sostanze o attrezzature pericolose come le sostanze chimiche o gli attrezzi utilizzati nei laboratori.
Le scuole devono quindi nominare gli addetti alle emergenze e garantire loro un percorso di formazione, devono nominare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (RSPP) e devono provvedere alla formazione e informazione di tutti gli addetti, compresi gli studenti. Per tutte le scuole  inoltre obbligatorio predisporre il piano di emergenza ed effettuare almeno due prove di esercitazione all’anno. La C.M. n° 119/99, riferendosi all’ex 626/94 afferma che l’applicazione del decreto
prima ancora che un obbligo di legge, un’opportunità per promuovere all’interno delle istituzioni scolastiche una cultura della sicurezza sul lavoro, per valorizzarne i contenuti e per sollecitare il coinvolgimento e la convinta partecipazione di tutte le componenti scolastiche in un processo organico di crescita collettiva, con l’obiettivo della sicurezza sostanziale nella scuola, nel presente, e della sensibilizzazione per il futuro, ad un problema sociale di fondamentale rilevanza
La circolare introduce, quindi, un tema più ampio di quello della sicurezza e della prevenzione negli istituti scolastici: si riferisce alla cultura della sicurezza. Essa dovrebbe permeare ogni luogo di lavoro e di vita ed essere patrimonio del singolo e della collettività . La scuola deve essere uno dei luoghi fondamentali per la sedimentazione di tale cultura.